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Acqualagna (Pesaro-Urbino)

Capitale del tartufo fresco tutto l’anno

Paese natale di Enrico Mattei

Definita “la capitale del tartufo fresco” Acqualagna è il punto di riferimento del pregiato fungo ipogeo e degli amanti della natura ed è il paese natale di Enrico Mattei, fondatore e Presidente di Eni, grazie a lui sono stati firmate le concessioni petrolifere in Medio Oriente e Unione Sovietica. Avviò la costruzione della rete di gasdotti per lo sfruttamento del metano e diede impulso alle perforazioni petrolifere nella Pianura Padana.

La Gola del Furlo, il canyon della regione Marche dove è possibile praticare sport e fare escursioni -anche in cayak-, è formata da un enorme parete di calcare spaccata in due per l’erosione avvenuta nel corso dei secoli dal Candigliano. Divenuta Riserva Naturale Statale, nel 2001, rappresenta uno straordinario scenario con imponenti strapiombi, con le due gallerie e la Grotta del grano. E’ un autentico paradiso attraversato dalle verdi acque del fiume Candigliano, dove convivono rare specie floristiche protette come la Moehringia papulosa e una fauna singolare: l’aquila reale, il falco pellegrino e ancora di lupi, caprioli, daini e cinghiali.

Questa località, come già accennato, è nota in prevalenza per il tartufo è situata alla confluenza del torrente Burano nel Candigliano, lungo la Flaminia. I 2/3 dell’intera produzione nazionale di tartufi, per l’equivalente 5-600 quintali sono trattati proprio ad Acqualagna: è l’unico territorio che possiede tutti i tipi di “oro nero della terra” e quindi sede del più intenso e attivo mercato italiano. Germania, Belgio, Olanda, Francia, USA e Canada, sono tra i paesi che maggiormente importano questo prodotto. Sono commercializzati: il Tartufo bianco (Tuber Magnatum Pico, da Ottobre a Dicembre), il nero pregiato (Tuber Melanosporum, da Dicembre a Marzo), il bianchetto o marzuolo (Tuber Borchii Vitt o Tuber albium Pico, da Gennaio ad Aprile), il nero estivo o scorzone (Tuber Aestivum Vitt, da Maggio a Dicembre). In concomitanza dei periodi di raccolta delle diverse varietà si svolgono quattro importanti manifestazioni fieristiche: Fiera Nazionale del Tartufo Bianco (Ottobre e Novembre); Fiera Regionale del Tartufo Nero Pregiato (penultima domenica di Febbraio); Fiera Regionale del Tartufo Nero Estivo (primo week-end di Agosto).

Le origini del nome derivano forse da Acqua Lanine, ossia acqua del macello, in memoria della sanguinosa battaglia avvenuta tra i goti di Totila e i bizantini di Narsete. Quindi dalla romana Pitinum Mergens, distrutta da Alarico, a Acquebattaglia e successivamente Acqualagna. Etruschi prima e romani poi in tutta la zona avviarono grandiosi lavori, come muraglioni, tagli di roccia e gallerie.

Da visitare:

Il centreo storico, la Chiesa Parrocchiale, il Palazzo Conti e la casa natale di Enrico Mattei.

La parrocchiale di Santa Lucia a navata unica, con all’interno affreschi, nelle sei nicchie che costeggiano le pareti, risalenti ai secoli XV e XVI; Santuario del Peligno, con all’interno un mirabile affresco del XV secolo raffigurante la Madonna con Bambino; Abbazia di S. Vincenzo, detta di Petra Pertusa, preziosa opera di stile romanico del VI secolo; Villa di Colombara, fattoria romana di epoca tardo-repubblicana, riportata alla luce nel 1995. I reperti sono esposti nell’Antiquarium comunale Pitinum Mergens; Fortezza sul Candigliano, viadotto di età augustea.

Il prestigioso Palazzo Conti, donato al comune dall’omonima famiglia nel 1982, è sede del centro espositivo “Palazzo del Gusto” nato per valorizzare e diffondere la conoscenza delle eccellenze territoriali e dal 2018 ospita il Museo del Tartufo.

La casa natale di Enrico Mattei è oggi primo museo multimediale in Italia, dedicato al manager italiano, che conserva intatti diversi inediti e stralci della sua storia personale.

Pillole di curiosità:

Il brigante Musolino fu arrestato il 29 aprile del 1906 dai carabinieri La Serra e Feliziano, comandati dall’allora  Brigadiere di Acqualagna  Antonio Mattei, padre di Enrico. “Chiddu chi non potta n’esercitu, potta nu filu”(quello in cui ha fallito un esercito, è riuscito un filo). E’ la famosa frase pronunciata dal brigante alla cattura. Infatti mentre percorreva un viottolo di campagna, travestito da contadino, alla vista di due carabinieri, che si trovano nella zona alla ricerca di alcuni banditi del luogo, incominciò a correre pensando che cercassero lui e inciampò in un fil di ferro.

Acqualagna si trova alle pendici della Gola del Furlo a cui si accede da una stretta galleria fatta scavare prima dagli Etruschi e successivamente dai Romani, con l’imperatore Vespasiano nel 76 d.c. per aprire il varco alla via Flaminia. La galleria, lunga 38,3 metri fu chiamata “petra pertusa” o “forulus”, da cui poi l’attuale nome. Vicino a questa si trova un’altra galleria lunga 8 mt. scavata dagli Umbri o dagli Etruschi.

 

Redazione

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