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Montebello sul Sangro

Inserito all’interno della Comunità Montana Valsangro, questo piccolo comune della provincia di Chieti, oggi conta appena 103 abitanti.

Sorge sul versante orientale del Monte Vecchio, alla sinistra del fiume Sangro, abbarbicato ad uno sperone roccioso a 750 metri di altezza, a picco sul lago di Bomba. Nell’architettura di quest’angolo d’Abruzzo convivono due strutture, il vecchio adagiato sul crinale del monte e completamente abbandonato verso la fine del Novecento a causa di una frana e, il nuovo, poco distante dal primo e soprattutto meno esposto alle intemperie. Si gode dalla sua posizione una meravigliosa vista  del massiccio della Majella. L’originaria denominazione del paese era Malanotte, a causa di una guerricciola locale persa, il cui tributo era concedere le grazie delle proprie donne per una notte ai vincitori. Divenne successivamente  Buonanotte e poi, solo a partire dal 1969 si trasformò nell’attuale Montebello, con l’aggiunta sul Sangro per indicarne la collocazione geografica. Il territorio fu feudo dei Caldera, degli Anicchino nel XV secolo e nel XVIII dei Malvini-Malvezzi di Bologna.

Tante le occasioni per visitare questo piccolo scrigno, come le feste dedicate al Patrono San Ciriaco, a marzo e in agosto. In particolare ad agosto, in occasione anche del ritorno in paese di tanti montebellesi che vivono altrove, si svolge la Sagra della pasta, diventata ormai una tradizione. Montebello sul Sangro si trasforma in un grande ristorante all’aperto, dove gustare pasta a volontà, accompagnata da musica e tanto vino.

Redazione

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