UN’ALTRA CONQUISTA DA PARTE DI CONFAGRICOLTURA
Da Bruxelles buone notizie: etichettatura obbligatoria per “il nato, allevato e macellato in Italia”
Grande soddisfazione per il presidente Boselli in seguito all’accoglimento dell’Ue di una proposta storica della rapprezentanza sindacale a tutela della filiera suinicola e delle eccellenze agroalimentari “made in Italy”. Salvarani (Federazione suinicola): “I consumi ne beneficeranno”.
Nelle etichette di prosciutti e salumi ora sarà obbligatorio indicare il paese di nascita, allevamento e macellazione dei capi e solo quando tutti e tre saranno in Italia, si potrà apporre l’indicazione di prodotti “100% italiani”: è questo il contenuto dell’ultimo decreto varato da Bruxelles nel settore agroalimentare delle carni.
“Il via libera da parte dell’Unione europea, tramite la formula giuridica del silenzio che è assenso, al decreto interministeriale sull’etichettatura dei trasformati a base di carne suina, come prosciutti e salumi, è una buona notizia per tutto il comparto della carne. È fondamentale, infatti, introdurre l’obbligo di informazione al consumatore, che è un valore aggiunto per il settore agroalimentare e per coloro che si impegnano ogni giorno a portare sulle tavole l’eccellenza del made in Italy”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Lombardia, Antonio Boselli, commentando la notizia del varo del provvedimento. “Il contenuto del decreto – ha proseguito Boselli – è sempre stato fortemente sollecitato da Confagricoltura a tutte le istituzioni e per questo motivo ringraziamo i ministri Bellanova, Patuanelli e Speranza per aver accolto la proposta che presentammo al tavolo settoriale nell’aprile del 2019, dove raccogliemmo all’unanimità la validità delle nostre proposte”.
“Siamo convinti – ha osservato Stefano Salvarani, al vertice della Federazione regionale di prodotto suini e titolare di un allevamento a Roncoferraro – che questa sia la strada per valorizzare correttamente la tradizione ed il lavoro dei suinicoltori italiani. Finalmente, dopo tanti anni di battaglie sindacali da parte di Confagricoltura, siamo riusciti a mettere nero su bianco l’obbligo di una etichettatura trasparente: da oggi il pubblico consumatore saprà con certezza che il prodotto che consuma è nato, allevato e macellato in Italia. Molte industrie di macellazione – conclude – sostengono che i propri prodotti macellati in Italia sono made in Italy, ma in realtà provengono da paesi esteri: ora questo non potrà più accadere ed i consumi sicuramente ne beneficeranno”.